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陈日君枢机续探讨保定教会及安树新主教事件 |
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时间:2010-3-31 10:50:41 来源:不详
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landestini che già criticavano la sua scelta di uscire dalla condizione di clandestinità, e nella lettera del 10 febbraio c’è scritto che tale coinvolgimento «si sarebbe dovuto evitare». Ma una volta che il vescovo ha deciso di accettare la carica di vicepresidente dell’Associazione patriottica diocesana, la Sede apostolica prende atto della sua decisione e non gli chiede di tornare indietro. La «presenza» del vescovo An negli organismi patriottici non delegittima la sua autorità episcopale agli occhi della Santa Sede. Non vengono sollevate artificiose contrapposizioni dialettiche tra i principi dottrinali e quelle scelte pastorali che qualcuno si ostina a presentare come codarde e riprovevoli forme di cedimento rispetto alle illegittime pretese del regime. Piuttosto, nella lettera stesa da Bertone a nome del Papa si suggerisce ad An di non uscire di propria iniziativa dalla condizione in cui si è messo, che ora gli consente di esercitare pubblicamente il suo ruolo di guida e di accompagnatore per tutti i preti della diocesi, «sia ufficiali che clandestini».
Con le suddette indicazioni, si fa intravedere a tutti la potenziale efficacia e congruità pastorale dei criteri esposti nella Lettera ai cattolici cinesi del 2007, quando essi vengono applicati operativamente alle condizioni date. Quel testo affidava ai vescovi il discernimento su come muoversi nelle situazioni locali, tenendo conto dei contesti e delle circostanze. Il vescovo An si è mosso entro i criteri e le possibilità contemplate nella Lettera papale del 2007. E la Santa Sede, attenendosi nei fatti a quella collegialità apostolica che è anche assunzione di condivise responsabilità, gli rinnova la propria fiducia, lo conferma nella sua autorità episcopale e invita tutti a seguirlo, anche quelli che a tutt&rsq上一页 [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] ... 下一页 >>
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